Pubblicata il: 28 Gennaio 2019
BUONA LONGEVITÀ – dal 18 febbraio all’11 marzo ogni lunedì alle ore 15
In collaborazione con auser Bologna.
Tutti i film sono in versione italiana
Cinema Lumière, Piazzetta Pasolini 2b
Inauguriamo una nuova fascia oraria pensata per i più longevi: a partire dal 18 febbraio, tutti i lunedì alle ore 15 cinque appuntamenti in collaborazione con Auser Bologna e Auser Emilia-Romagna che mostrano come la vecchiaia, sullo schermo come nella vita, possa essere una stagione esaltante e fuori dagli schemi. Tutte le proiezioni sono in versione italiana e a ingresso libero.
18 FEBBRAIO LUNEDÌ ore 15 Cinema Lumière, Piazzetta Pasolini 2b
OLD MAN AND THE GUN (USA/2018) di David Lowery (93’)
Robert Redford, in quello che potrebbe essere l’ultimo ruolo
della sua carriera, è il rapinatore seriale Forrest Tucker
che, dopo dopo sedici evasioni – l’ultima clamorosa da San
Quintino – alla non più tenera età di settantasette anni, non
ha smesso di progettare colpi originali. A dargli la caccia
un detective (Casey Affleck), affascinato dalla dedizione di
Forrest all’arte del furto, e una donna (Sissy Spacek), che lo
ama nonostante la professione che si è scelto. Con i ritmi
distesi della commedia, Lowery imbastisce “un poliziesco
malinconico e sornione, delicatamente e piacevolmente
romantico” (Paolo Mereghetti), cucendo addosso all’icona-
Redford un altro memorabile personaggio di fuorilegge
gentiluomo e carismatico.
Introducono Sergio Lodi (presidente Auser Bologna),
Fausto Viviani (presidente Auser Emilia-Romagna) e
Anna Fiaccarini (Cineteca di Bologna)
Dopo la proiezione light buffet in biblioteca
25 FEBBRAIO LUNEDÌ ore 15 Cinema Lumière, Piazzetta Pasolini 2b
QUARTET (GB/2013) di Dustin Hoffman (98’)
Dopo la lunga e gloriosa carriera d’attore, Dustin Hoffman
passa dietro la macchina da presa adattando una pièce teatrale
di Ronald Harwood a sua volta ispirata al film del 1985
di Daniel Schmid Il bacio di Tosca. Lo scenario è quello della
verde campagna inglese: Beecham House è una casa di riposo
per musicisti e cantanti d’opera. La serenità di Wilf,
Reggie e Cissy è messa a dura prova dall’arrivo di Jean,
pezzo mancante del loro storico quartetto ed ex moglie di
Reggie. Commedia lieve sulla terza età e sul ruolo dell’arte
nella vita, tra humour inglese e famose arie d’opera.
04 MARZO LUNEDÌ ore 15 Cinema Lumière, Piazzetta Pasolini 2b
NEBRASKA (USA/2013, 121’) di Alexander Payne
Presentato nel 2013 a Cannes, dove il protagonista Bruce
Dern si è guadagnato il premio per la migliore interpretazione
maschile, Nebraska segna il ritorno del cinema di Payne nello
stato americano in cui già erano ambientati La storia di Ruth,
donna americana, Election e A proposito di Schmidt. Commedia
on the road con venature drammatiche, il film descrive
il viaggio di un anziano padre e di un figlio lungo le strade
della provincia americana, dal Montana al Nebraska, loro
terra d’origine, dove il vecchio è convinto d’aver vinto un consistente
premio alla lotteria. Payne sceglie il CinemaScope
per esaltare bellezza e grandiosità degli scenari del Midwest,
ma anche un simbolico bianco e nero, perché “questa storia
sobria e rigorosa si presta a uno stile delle immagini semplice,
spoglio e disadorno come la vita dei protagonisti del film”.
11 MARZO LUNEDÌ ore 15 Cinema Lumière, Piazzetta Pasolini 2b
MI RICORDO, SÌ, IO MI RICORDO
(Italia/1997) di Anna Maria Tatò (95’)
“Forse nessun attore si è mai congedato dal pubblico con
un testamento palpitante di vitalità come questo film-confessione
con cui, alla vigilia dell’uscita di scena, Mastroianni
racconta con stoico umorismo, pudica ironia e reticente
tenerezza la sua vita d’arte e la sua arte di vivere.
Negli intermezzi della lavorazione in Portogallo di Viaggio
all’inizio del mondo, fra le montagne e il mare, Marcello si
mette di buon grado davanti alla cinepresa e tira i molteplici
fili della memoria e della riflessione” (Tullio Kezich).
18 MARZO LUNEDÌ ore 15 Cinema Lumière, Piazzetta Pasolini 2b
THE MULE – IL CORRIERE
(USA/2019) di Clint Eastwood (116’)
Il nuovo film di Clint Eastwood è l’incredibile storia vera di
un ottuagenario americano che diventò un improbabile ma
a lungo efficiente drug mule, o corriere della droga, al servizio
d’un cartello messicano. Basato su un reportage apparso
sul “New York Times”, il film intreccia molti dei temi che
Eastwood ha sviluppato nel corso d’una leggendaria carriera:
il rimpianto, il perdono, l’inevitabile approssimarsi della
morte. Diretto con eleganza ed efficacia e dominato dalla
performance dell’attore-autore, ancora e sempre capace di
comunicare la profondità del sentimento e del dolore con
una fessura dello sguardo.